Ineos, Filippo Ganna non si nasconde: “Nel 2020 vorrei andare al Giro per preparare i grandi obiettivi, Tokyo e Ora”
Crescono le ambizioni di Filippo Ganna. Il 23enne del Team Ineos sembra aver giovato del cambio di casacca dello scorso inverno, ottenendo quest’anno risultati importanti sia su strada che in pista. Ai tre successi in altrettante crono a Tour de la Provence, Campionati Italiani e Binck Bank Tour aveva fatto seguire a settembre un eccellente bronzo ai mondiali di Yorkshire 2019, presentandosi così con grandi motivazioni alla stagione delle pista. Subito è arrivato il risultato di prestigio conquistando l’oro nell’inseguimento individuale nella prima manche di Coppa del Mondo, ma soprattutto siglando due record del mondo nello stesso giorno e abbassando così il tempo di tre secondi. Una prestazione di assoluto livello che ora fa pensare possa scendere sotto la soglia dei quattro minuti considerata sinora praticamente impossibile.
Risultati che fanno guardare con grande ottimismo ai Giochi Olimpici di Tokyo 2020, non solo dunque a livello individuale ma anche di squadra visto che il quartetto italiano ha elementi in grado di supportarlo molto bene. Ma ovviamente il 23enne piemontese può guardare ancora più avanti, ad altri risultati di spessore e a nuovo record. In particolare, il Record dell’Ora sembra ora concretamente alla sua portata, con la possibilità di stabilire una nuova distanza di riferimento. “Sì, ci voglio provare – conferma alla Gazzetta dello Sport – Anzi, se fino a oggi il Record era un’idea adesso diventerà un obiettivo“.
Prima bisogna però compiere altri step e centrare altri obiettivi, sia su pista che su strada. Priorità ai Giochi nipponici, chiaramente, mentre dall’altro canto sarebbe importante, al quarto anno da professionista, riuscire anche a correre il suo primo GT. “Prima, però, per acquisire la giusta resistenza mi serve correre un grande giro – ammette – Io ci terrei molto, poi dipende da loro. Nel 2020 vorrei andare al Giro per preparare i grandi obiettivi“. Il riferimento ovviamente è alla dirigenza del Team Ineos, che ha molti ragionamenti da fare riguardo le squadre da schierare a Giro d’Italia, Tour de France e Vuelta a España, a partire dai propri capitani, sviluppando gradualmente le squadre intorno a loro.
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